Tutto pare tranquillo e dopo esservi rifocillati ed organizzati per i turni di guardia cominciate a riposarvi. La notte sembra passare velocemente, ma durante l’ultimo turno di guardia un grosso Troll compare dal nulla e vi attacca. Sebbene con qualche difficoltà riuscite ad abbatterlo e dargli immediatamente fuoco, ma il fumo ed il fetido odore di carne bruciata comincia a pervadere l’ampia stanza. Parte di voi si rifugia sul fondo e nel tentativo di trovare una via di fuga scopre una porta segreta, azionata da un punto di pressione ben mimetizzato sul fianco dell’altare, che da accesso ad una scalinata che scende ulteriormente nelle profondità della collina. La scalinata vi conduce ad una robusta porta di legno che una volta aperta si affaccia su di una stanza di forma quadrata. Proprio di fronte a voi vedete un’altra porta del tutto simile a quella appena oltrepassata. Entrati nella stanza quadrata cominciate a perlustrarla, mentre Samael si dedica alla porta che pare chiusa a chiave. Non fa neanche in tempo a scassinarla che due sezioni di una delle pareti scivolano all’interno dei muri e due Ogre inferociti vi attaccano senza tregua. Mentre le due creature vengono abbattute, anche la porta viene aperta ed una “saetta blu” schizza fuori e serpeggia velocissima tra di voi scomparendo attraverso una della aperture segrete. Nel suo tragitto la “saetta” viene a contatto con Orrusk che poi scoprirà di non essere più in grado di lanciare magie. Al di là della porta trovate una piccola stanza che contiene una specie di ampio giaciglio composto da morbide piume che al tatto è ancora caldo e su di una parete sono presenti due leve molto simili a quelle trovate nella parte superiore del complesso. Orrusk solleva le due leve verso l’alto, ma tutto quello che ottiene è un sordo e lontano rumore di un qualche meccanismo che si muove, ma nessun effetto pare evidente. Invece le due pareti segrete danno entrambe accesso a delle spaziose alcove al cui interno c’è solo un grosso materasso di foglie secche ed un robusto sacco di cuoio. Entrambe presentano delle porte di legno rinforzato che danno verso est. Ma non c’è tempo per ulteriori indagini, quindi decidete di proseguire nella vostra ispezione ed oltrepassata una delle porte delle alcove, vi ritrovate in una vasta sala luminosa come il giorno. La luce sembra emergere da otto lanterne di ferro montate alle pareti est ed ovest. L'aria è umida, ma il metallo delle lanterne sembra essere più conciato più di quanto ci si aspetterebbe a causa del passare del tempo e dell’umidità. Due rastrelliere piene di armi ben tenute spiccano contro le stesse pareti, ed un manichino di dimensioni umane si trova appena oltre una delle rastrelliere. È malconcio, e pieno di fori e tagli. Inoltre ci sono altre due alcove proprio sulla parete opposta a dove siete sbucati voi che finiscono con altrettante porte. Invece lungo la parete nord notate ancora una volta la presenza di due leve ed ai lati della stessa parete vedete che ci sono due stretti corridoi che danno accesso a delle rampe di scale che salgono. Dalla parte opposta, verso sud, si apre un ampio corridoio che presenta lungo entrambe le pareti, circa a metà percorso, due grosse vetrate da cui fuoriesce una luce che si proietta verso il fondo dello stesso corridoio illuminando un grosso ed adornato sarcofago. Alcuni di voi hanno una specie di déjà-vu e ricordano di aver già visto il sarcofago ed il corridoio, sebbene da un punto di osservazione opposto, cioè dall’apertura nella caverna dove Gorka e Barask avevano affrontato l’imboscata tesa da un manipolo di Orchi capeggiati da un Ogre. Ma ancora una volta non c’è tempo per le riflessioni, difatti dalle due porte ancora chiuse dell’ampia sala fuoriescono due Ogre che attaccano con decisione. Sebbene con qualche problema riuscite a liberarvi delle due creature. Certo è che questa tattica di guerriglia sta mettendo a dura prova non solo il vostro fisico, ma anche il vostro sistema nervoso e solo l’intervento repentino e continuo di Barask nel curare i compagni e di Gorka nell’affondare la lama del suo spadone nella carne dei nemici vi ha permesso di proseguire fino ad ora. Approfittando di un attimo di calma scoprite che abbassando le due leve presenti nel salone, come già accaduto nella parte superiore del complesso, si apre una botola proprio sotto di esse, ma ancora una volta venite interrotti da una voce dal tono femminile e sibilante “ Perché sssstate uccidendo tutte le mie truppe? Chi vi manda? ” Nel voltarvi verso la direzione da cui proviene la voce vedete che vicino al sarcofago illuminato è apparsa una strana creatura di colore blu notte con la parte superiore di un corpo femminile attaccata ad un lungo corpo serpentiforme simile a quello di un enorme anaconda. Al suo fianco ci sono due grossi Troll. Barask e Orrusk non hanno difficoltà a riconoscere un Naga nella strana creatura. La reazione di Mizdayen è immediata e scaglia una freccia verso di lei ferendola di striscio. “ Dovete morire!!! ” è la sua risposta sibilante ed a queste parole i due Troll scattano in avanti verso di voi. La situazione diventa subito critica ed ancora una volta è solo grazie alle cure di Barask ed hai possenti colpi inferti dall’indomito Gorka che i due energumeni vengono abbattuti. Nel frattempo però la Naga è sparita e questo vi da il tempo di darvi un’occhiata attorno, mentre Gorka, misteriosamente, decide di aprire il petto di uno dei Troll con l’intento di asportargli il cuore ed Orrusk, indispettito dal fatto che non riesce più ad usare i suoi poteri magici, decide prima di ispezionare le scale e poi di tornare nella stanza in cui secondo lui dimorava la Naga alla ricerca di qualche indizio. Orrusk scopre che le due rampe di scale riportano al corridoio principale del piano superiore e che una delle porte da cui sono fuoriusciti gli Ogre conduce ad una stanza del tutto identica alle altre due dirimpetto e contiene un materasso imbottito di foglie secche ed un sacco di cuoio. Stessa cosa viene scoperta da Mizdayen quando ispeziona la stanza dietro l’altra porta. Samael invece, incuriosito dal sarcofago, percorre l’ampio corridoio passando di fianco ai due pannelli di vetro luminescenti. Così facendo nota che quello di sinistra raffigura un uomo che indossa una corazza di piastre in ginocchio davanti ad un altare, mentre quello di destra raffigura un umanoide in armatura di piastre posto sull'attenti. La luce che si riversa da essi e che illumina il sarcofago dall’aspetto elaborato posto sopra una predella crea l'impressione di un santuario che una volta doveva essere grandioso. Sempre più incuriosito Samael si avvicina ulteriormente alla tomba, seguito dappresso da Barask. Il sarcofago rivela bassorilievi elaborati lungo tutti i lati e sopra il coperchio c’è sdraiata la statua di un uomo con la corona che impugna una spada sul petto impugnandola dall’elsa. Inoltre si vede una sorta di iscrizione alla base dello stesso. A differenza delle scritte trovate fino ad ora questa è più comprensibile e ad un attento esame si riesce a capirne il significato “ Siryl Rex, Conquistatore e Statista ”. Vicino alla parete est, rispetto alla tomba, vedete due grandi cumuli di legno carbonizzato, evidenti resti di fuochi. Le pareti tutt’intorno a questa zona sono annerite dalla fuliggine, così come la predella, ma il sarcofago è immacolato, tranne per un paio di graffi sulla parte frontale e qualche scheggiatura sul coperchio, come se qualcuno avesse fatto leva per cercare di aprirlo. A questo punto Samael decide di ispezionare la zona per non correre il rischio di incappare in trappole, e non trovatene decide di legare una corda attorno al massiccio coperchio del sarcofago per provare a spostarlo senza correre il rischio di toccarlo direttamente. Nel frattempo Gorka e Mizdayen si sono avvicinati ai due pannelli di vetro ed incuriositi dalla luce che sembra provenire da dietro di essi provano a muoverli e scoprono che si aprono come fossero l’anta di un armadio rivelando una nicchia al cui interno c’è un piedistallo di pietra su cui poggia una sfera estremamente luminosa. Ma improvvisamente si ente un forte tonfo… Samael è riuscito, ben oltre le sue aspettative, nel suo intento, facendo cadere sul pavimento il coperchio del sarcofago. Immediatamente i due pannelli di vetro si trasformano in due statue animate di cristallo e senza emettere alcun suono attaccano Gorka e Mizdayen. I colpi degli Spacca-Teschi non sembrano infliggere gravi danni alle due creature di cristallo, mentre i loro possenti pugni infliggono gravi ferite nei corpi già sofferenti dei Mezzorchi. Samael è uno dei primi a cadere sotto di essi, mentre Gorka ha un’idea ed attira una delle creature verso le leve con la botola. Aiutato anche da Mizdayen, che attraverso dei fumogeni cerca di coprire alla vista se stesso ed il compagno, Gorka riesce nel suo intento e fa cadere l’essere di cristallo nella botola che si richiude poco dopo. Nel frattempo l’altra creatura si era diretta verso Orrusk che aveva cercato riparo in una delle stanze degli Ogre chiudendosi alle spalle una delle robuste porte di legno e posizionandosi dietro di essa per barricarsi. Ma due possenti colpi della creatura fanno volare Orrusk e la porta scardinata contro la parete di fronte. Terrorizzato il Mezzorco si rannicchia dietro la porta, ma la creatura abbatte nuovamente i suoi pugni sulla porta mandandola in frantumi. Vistosi ormai perso Orrusk si lancia a capofitto in una fuga che involontariamente lo porta a condurre l’essere di cristallo proprio dove era rimasto Gorka, che nonostante venga colpito pesantemente dai pugni della creature, riesce ad azionare la botola e farla cadere nella buca, poi un istante dopo perde i sensi scivolando a terra non senza prima aver alzato il dito pollice e sussurrato “ Vivo o morto, tu cadrai con Gorka! ”