Il mattino successivo vi attende una pioggia fine e dopo aver fatto una frugale colazione al Piatto Confortevole , raccogliete un po’ di informazioni riguardo a questa Collina ed alla Tomba . Tra le altre cose scoprite che la Tomba della Collina , così viene chiamata, è un luogo ampiamente conosciuto e che è stato razziato e visitato più volte, ma che leggende, legate ad un antico Capo della Collina , fanno supporre che esista un mausoleo di questo Capo, ma in realtà esso non è mai stato trovato. Quindi sotto una costante acquerugiola vi rimettete in viaggio sulla Strada Alta in direzione est attraversando questa zona collinare del Cormyr , fino a quando non raggiungete un sentiero che devia da essa in direzione sud. Seguendolo aggirate diverse colline, collinette e boschetti e man mano che proseguite notate che diventa sempre più frequente la presenza di cespugli di biancospino. Finalmente arrivate ai piedi di una collinetta alta poco più di una quindicina di passi, sulla cui cima si intravede un’apertura nella roccia. Prima di iniziare la scalata lungo il sentiero, Garek ispeziona il terreno e grazie alle sue straordinarie doti di cercatore riesce a capire che le numerose tracce presenti sul terreno appartengono a degli orchi ben armati e con armature robuste. Per un rapido controllo della zona e non rischiare di avere spiacevoli sorprese vi dividete in tre gruppi, rimanendo sempre l’uno in vista dell’altro. Quello composto da Samael e Garek sale verso l’imboccatura, quello composto da Orrusk e Mizdayen decide di fare un giro di perlustrazione intorno alla collina, mentre Barask e Gorka rimangono a metà strada fra i due gruppi pronti ad intervenire in caso di problemi. Arrivati in cima Garek e Samael notano che l’ingresso, che si apre proprio sulla cima della collina, è incorniciato con 3 grandi pietre e che le pietre sono incise con rune e segni. Samael in un primo momento non riesce a riconoscere la scrittura che sembra alquanto antica, ma si accorge che i caratteri utilizzati per scrivere sono in Thorass , lo stesso alfabeto utilizzato da molte lingue attuali e dopo un attento esame ritiene che alcune delle parole scritte significhino “ Capo ”, “ Collina ” e “ Tesori ”. I due stanno ancora esaminando l’ingresso quando nel cielo plumbeo si alza un verso a metà strada tra il ruggito di un orso e il verso di un rapace e da un boschetto posto alla sinistra di Orrusk e Mizdayen si catapultano fuori due creature con il corpo è simile a quello di un orso, ricoperto di un pelo villoso e piume, e con la grossa testa di un rapace che presenta occhi grandi e tondi, ed un temibile becco ad uncino. Le due bestie, alte quasi tre passi, si avventano sui due mezzorchi e prima che Orrusk possa reagire viene afferrato con violenza tra gli artigli di una delle due. La morsa è schiacciate, ma Orrusk non si perde d’animo e riesce a lanciarsi addosso l’incantesimo Unto che gli permette di scivolare via dalle grinfie della creatura. Mentre Mizdayen scarica la sua furia contro l’altra bestia, anche gl’altri cercano di precipitarsi in aiuto dei due compagni, ma prima che riescano ad arrivare vedono Orrusk crollare a terra dopo aver subito un secondo violento attacco da parte della creatura, che oltre ad averlo colpito con i suoi possenti artigli gli piazza anche un violento colpo al torace con il becco uncinato. L’intervento in massa di tutti gli Spacca-Teschi riesce comunque in breve tempo ad abbattere le due imponenti creature, grazie soprattutto alle frecce precise e micidiali di Garek , e quindi Barask può precipitarsi ad aiutare il povero Orrusk che grazie alle fatture dell’incantatore riprende lentamente i sensi. Quindi Barask , dopo un attento esame delle pericolose bestie, vi rivela che le creature sono degli Orsigufo , pericolosi predatori che attaccano qualsiasi cosa sia considerabile una preda. Questa sembra essere una coppia e magari da qualche parte potrebbe esserci la loro tana con dei cuccioli. Ma Samael riporta tutti con i piedi per terra e ricorda che hanno una missione da compiere e non c’è tempo per deviazioni di percorso. Quindi recuperate le forze da parte di Orrusk decidete di entrare nella tomba. Appena varcato l’ingresso la stretta caverna, che vi costringe a procedere in fila indiana, scende abbastanza ripidamente verso il basso. Il pavimento presenta dei grossi gradoni ricoperti di fango e scivolosi e percorrete almeno una trentina di passi prima di raggiungere una caverna più ampia da cui si diramano delle aperture: una alla vostra sinistra e l’altra alla vostra destra. L’ampia caverna è vuota ed anch’essa presenta un pavimento composto da terreno umido e Garek vi rileva delle impronte fresche, anch’esse riconducibili agli Orchi . Le orme si dirigono sia verso l’apertura di destra che verso quella di sinistra. A questo punto, per coprirvi le spalle, viene lasciato Gorka a guardia dell’apertura di destra, mentre Samael e Mizdayen provano a controllare l’apertura di sinistra. Gl’altri tre invece rimangono al centro della caverna pronti ad intervenire in caso di bisogno. Ed in effetti il bisogno si palesa immediatamente, in quando nascosti contro la parete sud della caverna che si apre subito dopo un breve cunicolo, ci sono mezza dozzina di Orchi che attaccano immediatamente Mizdayen e Samael appena vi fanno capolino. Ma il vostro addestramento e le vostre capacità in combattimento sono nettamente superiori a questo manipolo di razziatori ed in breve tempo vi liberate di questo debole ostacolo. Nel frattempo Orrusk si avvicina a Gorka , di guardia all’apertura opposta, per parlargli. Questo lo distrae e permette ad un Orco nascosto in un anfratto di balzargli alle spalle colpendolo duramente. Ma Gorka infuriato si volta repentinamente e con un solo e potente colpo del suo spadone si sbarazza dell’avversario. Da un’ispezione veloce dei cadaveri degli Orchi da parte di Mizdayen scoprite che sulla cotta di cuoio borchiato di ognuno di loro è stato inciso a fuoco un simbolo che però nessuno di voi riconosce o riesce a ricondurre a qualsiasi gruppo, setta o fede religiosa. Inoltre nell’angolo più occidentale della caverna scoprite che c’è un pila di oggetti composta principalmente da armi ed armature che non sembrano essere simili a quelle che utilizzano gli Orchi . Barask , nel frattempo, continua ad ispezionare i cadaveri e si accorge che uno degli Orchi morti nascondeva in una tasca segreta dell’armatura un sacchetto di cuoio con delle monete e un paio di pietre preziose. Verificato che questa caverna non presenta altre aperture ritornate sui vostri passi e procedete ad ispezionare l’apertura di destra.