Una volta riuniti sull’altopiano riuscite facilmente a liberarvi dei due arcieri, ma mentre gl’altri in qualche modo si occupano della minaccia attuale, Gorka intravede tra la vegetazione un movimento come se qualcuno stesse correndo o fuggendo verso l’interno del pianoro e, nonostante il terreno impervio, decide di inseguirlo, non prima che gli abbiate lanciato addosso un incantesimo di Invisibilità . Dopo essersi fatto strada tra la fitta vegetazione, arriva in un punto dove si accorge che, sebbene appena accennato, ci sono i segni di una pista, come se qualcuno facesse sempre lo stesso percorso evitando così le zone più accidentate dell’altopiano. Ma la cosa che lo preoccupa di più è che intravede dietro alcuni dei grossi massi degli orchi in agguato, come se fossero in attesa del loro arrivo. Quindi sfruttando ancora l’effetto dell’incantesimo torna indietro verso i compagni, che però nel frattempo hanno eliminato i due arcieri e anche loro si stanno addentrando nel pianoro. Poi le cose precipitano e prima che riusciate ad organizzarvi saltano fuori dai nascondigli una dozzina di Orchi armati fino ai denti che vi attaccano frontalmente, mentre un numero pressoché identico comincia a bersagliarvi di frecce da sopra i grossi massi sparsi tutto intorno. Nel parapiglia generale tutti venite coinvolti nello scontro, ad eccezione di Orrusk che decide di aggirare il combattimento per cercare di arrivare alle spalle dei nemici. L’agguato è ben congegnato e vi mette presto in difficoltà dividendovi in due gruppi. Mizdayen ad un certo punto cade sotto i colpi combinati di frecce e asce da battaglia e solo l’intervento tempestivo di Barask gli impedisce la morte sul campo. Il combattimento prosegue con alti e bassi ed una volta fatti fuori tutti gl’ Orchi a terra, Garek con un balzo magistrale dalla groppa di Mogg salta su uno dei massi per affrontare alcuni degli ultimi arcieri rimasti, ma questo gli fa anche scoprire che sui massi più lontani ci sono altri Orchi che cominciano ad usarlo come fantoccio per l’addestramento. Nel frattempo Orrusk , nel suo tentativo di cogliere alle spalle i nemici, scopre che non è solo dagl’ Orchi che deve guardarsi, infatti improvvisamente il terreno cede sotto i suoi piedi e finisce in una profonda buca piena di pali acuminati sul fondo. La caduta è disastrosa e gli procura parecchie ferite ed ora deve trovare anche il modo di risalire. Quando finalmente ci riesce scopre che anche Gorka ha fatto la sua stessa fine in un’altra buca poco distante, ma almeno la sua risalita è più agevole, visto che Orrusk gli lancia una corda. Una volta in salvo i due si uniscono agl’altri per cercare di eliminare gl’ultimi nemici rimasti sopra gli enormi massi, spostandosi man mano verso dei grossi gradini e delle statue che hanno visto in lontananza lungo la parete che cade a picco sul lato nord dell’altopiano. Garek , ormai allo stremo delle forze dopo aver eliminato i tre Orchi sul masso su cui era balzato e avendo fatto da bersaglio per gl’arcieri sui massi più lontani, decide di lanciarsi giù cercando di saltare al volo in groppa a Mogg che sta passando proprio sotto di lui dopo che lo stesso ha evitato, grazie alla sua agilità, un’altra buca-trappola. Ma il cavaliere calcola male le distanze e cade malamente sul terreno riuscendo solo miracolosamente a non finire lungo disteso. Anche Samael , che si era spostato per avere maggiore copertura dalle frecce, rischia di finire in una buca, ma grazie ai suoi sensi acuti riesce ad evitarla e proseguire incolume il suo tragitto. Garek , risalito in groppa a Mogg , si dirige verso dei fitti cespugli per nascondersi alle frecce, ma poi vede che Gorka ed Orrusk , ormai arrivati nei pressi della scalinata, vengono attaccati alle spalle da un gigantesco Ettin che impugnando due enormi randelli cerca di eliminarli. Allora si lancia nella loro direzione per aiutarli, ma nel frattempo viene assalito da un Orco che attendeva in agguato tra i cespugli proprio dove lui aveva trovato riparo. A questo punto però interviene Barask , in aiuto di Garek ed Orrusk , e grazie ad un provvido incantesimo di Sonno blocca l’umanoide a due teste giusto il tempo che serve a Gorka per infliggergli dei colpi precisi e micidiali, e mettere fine alla sua misera vita. Una volta che Mizdayen e Samael hanno sterminato gli ultimi arcieri rimane solo l’orco che sta affrontando Garek . Ma questo vistosi ormai spacciato decide di scappare lanciandosi verso il sentiero che scende dal pianoro, ma una precisa freccia di Mizdayen mette fine alla sua fuga. Finalmente l’altopiano ritorna silenzioso, un silenzio rotto solo dal respiro affannato degli Spacca-Teschi . Barask cura come può i suoi compagni, sfruttando anche le proprietà della bacchetta magica in suo possesso, e quindi potete dedicare la vostra attenzione alla zona da dove è fuoriuscito l’ Ettin . Un'ampia scala di marmo bianco sale qualche metro verso un'apertura rettangolare nella parete rocciosa. L'apertura è alta quasi 9 metri e larga circa la metà. Due statue enormi, raffiguranti guerrieri barbuti in arcaiche armature, sono poste ai fianchi della scalinata; la statua sulla sinistra è tranciata all’altezza del petto. Dietro le statue, alte colonne di marmo verde sostengono un frontone fatto dello stesso materiale. Un enorme rosone di marmo bianco si trova nel frontone. C'è una scritta cesellata nel rosone, ma non riuscite a decifrarla, solo Samael riesce a capire che deve essere scritta in Thorass Antico . Mizdayen sale in cima alle scale e si affaccia all’ingresso fiancheggiato da un paio di enormi porte di bronzo; la maggior parte del metallo sembra essere stata asportata lasciando solo due alette di bronzo storto appese a cerniere piegate. All’interno vede un largo corridoio con un pavimento verde che si estende nel buio con un paio di aperture sia sul lato destro che su quello sinistro. Per terra ci sono detriti sia sulle scale che lungo il passaggio, e tra di essi si intravedono i pezzi della statua spezzata. Non avete dubbi sul fatto che il complesso possa essere un’antica tomba utilizzata dagli Orchi come covo, ma le condizioni fisiche di molti di voi vi fanno desistere dal perlustrare il suo interno. Anzi Garek torna indietro lungo il fianco della collina che avete percorso per arrivare all’altopiano, per cercare un luogo in cui rifugiarvi e potervi accampare per recuperare le ferite subite. Nel frattempo Orrusk ha dato un’occhiata generale ai cadaveri degli Orchi che avete sterminato, ma a parte la presenza del simbolo di Osakay su ogni armatura ed i pochi oggetti personali trovati addosso a loro, non scopre nessun indizio che vi possa aiutare nella vostra ricerca.