Il colpo è duro e quasi lo stende. Allora Orrusk arretra fino ad
arrivare contro il muro illusorio, quindi estrae il medaglione con il simbolo dei
Vargar e lo lancia nella direzione opposta in cui si trova verso il corridoio
dove ci sono delle scale che scendono. Il rumore metallico fortunatamente
attira l’attenzione dei bellicosi Orchi e questo gli permette di rifugiarsi in
un alcova alla sua sinistra che finisce contro una porta. L’alcova e la porta
sono del tutto simili a quelle con la trappola del blocco di pietra, ma qui ci
sono presenti ben quattro pali che sono stati posizionati per impedire che il
marchingegno scatti.
Nel frattempo nella stanza con la fontana Barask usa la bacchetta per
curare Gorka adagiato su una delle panche di pietra privo di sensi. Questi si
riprende, finalmente, e su indicazioni di Barask si precipita nel corridoio per
aiutare i compagni, ma si trova di fronte ad una situazione alquanto strana e
per lui non chiara. Orrusk non c’è, Samael e Mizdayen stanno tenendo sotto mira
con i loro archi la parete di fondo del corridoio e Garek è a ridosso della
stessa parete con Mogg non molto distante.
Qualcuno cerca di spiegargli come stanno le cose e sul fatto che la
parete di fondo in realtà sia illusoria, ma Gorka ha qualche difficoltà a recepire
la cosa fino a quando Garek , stufo di attendere e visto che non sta succedendo
nulla, decide di affacciarsi attraverso la parete finta e vedere cosa sta
accadendo dall’altra parte.
Ciò che vede non gli piace, diversi Orchi in completo assetto da
guerra li stanno aspettando, ma di Orrusk non c’è ombra. Quindi Garek si ritrae,
ma viene notato dai nemici che cominciano a muoversi nella sua direzione.
Orrusk non sentendosi più al sicuro nell’alcova decide di giocarsi il tutto per
tutto e cercare di aprire la porta alle sue spalle.
Muovendosi con attenzione e circospezione riesce ad aprirla senza fare
rumore e nella stanza dall’altra parte fortunatamente non c’è nessuno. Infatti
si ritrova in una piccola stanza che una volta doveva essere una cripta. Le
pareti sono rivestite con due file di scaffali che sembrano abbastanza larghi
per delle bare, ma ora sono pieni di pile ordinate di utensili, armi e materie
prime. C'è una grande roccia piatta con una pila di carbone fumante su un lato
e vicino c’è un mantice di pelle grezza e un mucchio di carbone. Inoltre nota
nell'angolo nord-ovest una stretta crepa che da una visuale su una stanza più grande.
Nel frattempo Garek , che era ritornato a ridosso del muro, vede
sbucare attraverso la parete illusoria spade e asce che cercano di colpirlo a
casaccio. Quindi anche lui affonda alla cieca la sua lancia attraverso la
parete e la fortuna vuole che questa colpisca e a questo punto avanza
attraverso il muro e comincia a combattere faccia a faccia con gl’avversari.
Anche Samael e Mizdayen cercano di scagliare qualche freccia attraverso il
muro, ma sembra che i loro proiettili non sia così fortunati come l’arma di
Garek .
Dopo poco anche Mogg raggiunge il suo compagno, ma mentre avanzano
verso i nemici improvvisamente il pavimento sotto ai piedi di Garek scivola via
facendolo cadere rovinosamente in una profonda buca costellata sul fondo da
spuntoni appuntiti. Non fa neanche a tempo a riprendersi dalla caduta che
altrettanto rapidamente il pavimento sopra la sua testa si richiude
intrappolandolo nella fossa.
Solo Orrusk vede la scena che, sempre ammantato dall’incantesimo
Invisibilità, nel frattempo era nuovamente uscito dalla stanza e rimanendo nell’alcova
aveva cominciato a lanciare Unto ai piedi del gruppo degli Orchi rallentandone
notevolmente i movimenti.
Poi anche Gorka, Samael e Mizdayen oltrepassano il muro illusorio e
mentre gl’ultimi due scagliano frecce a ripetizione sui nemici, Gorka avanza
come una falce mietitrice tra gl’ Orchi abbattendoli uno dopo l’altro. Purtroppo
Mogg che si era lanciato nella mischia per difendere Garek viene colpito
ripetutamente e ad un certo punto finisce a terra immobile.
Orrusk , che dalla sua posizione ha una buona visuale della situazione,
si accorge che uno degli Orchi ha manovrato una specie di leva quando sotto i
piedi di Garek si è aperto il pavimento, quindi lancia Mano Magica e decide di
muovere una delle tre leve che vede. La fortuna sembra arridergli perché abbassandola
il pavimento si apre, e non solo dove era caduto il compagno, ma anche nel
corridoio dove ci sono quattro Orchi che stavano per attaccare. Però la botola rimane
aperta solo per pochi secondi e poi si richiude, non permettendo a Garek di poterne
uscire.
Nel frattempo anche Barask si è unito agli altri dirigendosi verso
Gorka che comincia a risentire dei colpi ricevuti ed utilizzando nuovamente la
bacchetta gli cura alcune ferite, ma Orrusk non rendendosi conto della
posizione del compagno decide di utilizzare nuovamente la Mano Magica per
azionare la leva facendo precipitare nella buca anche Barask !
Quando finalmente anche l’ultimo degli avversari viene eliminato dallo
spadone di Gorka e dalle frecce di Samael e Mizdayen , Orrusk aziona nuovamente
la leva con l’incantesimo e Samael getta una corda ai compagni nella buca, ma
la botola si richiude rapidamente tranciandola. Allora recuperato uno dei pali
presenti nell’alcova dove si era nascosto Orrusk, Mizdayen e Samael lo
utilizzano per bloccare la botola e far risalire Garek e Barask . Sono appena usciti
dalla buca che con uno schianto il palo viene spezzato e il pavimento scivola
nuovamente al suo posto. Nell’altra buca i quattro Orchi invece hanno fatto una
fine ben peggiore dei due Spacca-Teschi .
Ora questa parte della tomba è tornata tranquilla, a parte il vostro
ansimare, e Garek fa una triste scoperta: Mogg è rimasto ucciso nel tentativo
di proteggere il suo compagno. Affranto dalla perdita si inginocchia
sull’animale e lo stringe affettuosamente al petto rimanendo così per lungo
tempo.
Nel frattempo Orrusk e Samael cominciano ad esplorare il corridoio di
destra che termina in una stanza dominata al centro da un sarcofago posto sopra
un’alta predella. Il sarcofago è riccamente adornato da bassorilievi e da
scritte. Queste ultime probabilmente sono in Thorass Antico a detta di Samael ,
ma come già quelle presenti sopra l’ingresso nessuno sembra in grado di decifrarle.
I bassorilievi raffigurano varie scene in cui una figura femminile si
rapporta in continuazione con una figura maschile sempre raffigurata in
armatura e dal portamento marziale. In particolare Samael e Orrusk sono
attirati da una scena in cui questa porge all’uomo una specie di piccolo
bastone e la loro immaginazione corre immediatamente al frammento della Lancia .
Samael , dopo essersi assicurato che non ci siano trappole nascoste
decide di spostare il coperchio del sarcofago, che però risulta completamente
vuoto. Lungo la parete sud della stanza c’è una grossa crepa nel muro che da accesso
ad un tunnel scavato nella roccia della collina, ma decidete di non esplorarlo
per non dividervi dagl’altri che sono rimasti nel corridoio principale.
Quindi ritornate sui vostri passi ed Orrusk si addentra invece nella
caverna che si apre sulla sinistra dell’ampio corridoio e scopre che questa è
l’area usata dagli Orchi per riposarsi e rifocillarsi. Difatti ci sono una
dozzina di materassi riempiti con erba e foglie secche, un fuocherello posto al
centro e qualche torcia fumante appesa alle pareti. C’è anche una rastrelliera
per le armi, ormai vuota, e una dozzina di sacchi posizionati vicini ai
materassi.
La sua attenzione si concentra proprio sui sacchi e svuotandoli uno a
uno scopre che al loro interno ci sono gli averi degli Orchi : attrezzi
assortiti, posate e indumenti, il tutto notevolmente pulito per essere gli
effetti personali di Orchi . Inoltre racimola alcune centinaia di monete d’oro e
d’argento e una decina di grosse gemme di colore rosso trasparente.