Viaggiando per il primo
tratto lungo la sponda sinistra del torrente, nella speranza di
depistare eventuali futuri inseguitori, arrivate direttamente ai piedi
delle Montagne dei Giganti . Consci che non sarebbe furbo avventurarsi
nella catena montuosa proseguite verso nord rimanendo a ridosso delle
pendici. I primi due giorni passano senza intoppi, ma verso la
metà del terzo, mentre state attraversando una zona di basse colline
dopo esservi lasciati il gruppo montuoso alle spalle, la vostra
attenzione viene attratta da forti ruggiti ed urla acute, all’apparenza
femminili. Indagando scoprite che si tratta di una ragazza umana,
in pessime condizioni fisiche e con indosso solo vesti lacere e
sporche, che si è rifugiata sulla cima di un albero nel tentativo di
sfuggire alle grinfie di un puma di montagna il quale ora si trova ai
piedi dell’albero che sta studiando un modo per arrampicarsi e reclamare
la sua preda. Non particolarmente presi dall’entusiasmo decidete
comunque da spronare i cavalli verso la scena e lanciare alcune frecce
nella direzione del grosso felino, il quale, sentito il rumore dei
vostri cavalli ed il sibilo delle frecce nei suoi pressi, decide che
forse è meglio cercarsi una preda più facile e si dilegua nell’alta
vegetazione. Sebbene a malincuore decidete di soccorrere in
qualche modo la giovane umana, che inizialmente è tutt’altro che
collaborativa, convinta che il vostro gruppo di mezzorchi voglia solo
ucciderla e mangiarsela. Comunque alla fine Samael riesce a farla
calmare, dandogli dell’acqua e rifocillandola, e venite a scoprire che
si tratta di una giovane promessa sposa di Proskur in viaggio con una
piccola carovana guidata da suo zio Ivor , che si stava dirigendo verso
Westgate per conoscere il suo futuro marito. Purtroppo la carovana è
stata assalita da un gruppo di banditi mentre viaggiava lungo la Strada
del Mercante e, dopo aver ucciso tutti, lei è stata portata via dai
briganti e sottoposta a cose inenarrabili. La ragazza, di nome
Katernin , è estremamente scioccata e sconvolta e viene considerata da
voi tutti come un peso, quindi decidete di mollarla nella prima zona
civilizzata e cioè quando a fine giornata dovreste finalmente
raggiungere la Strada del Mercante nei pressi di Elversult . Il
piano di Samael però non prevedeva che alla fattoria dove vuole lasciare
giù Katernin venga accolto con frecce, insulti e minacce. A questo
punto, sebbene a malincuore, decidete di trascinarvi dietro la ragazza
fino a Proskur, anche perché quest’ultima vi ha svelato che suo padre è
ricco e che vi ricompenserà. Per evitare ulteriori problemi
decidete che solo Garek ed Ifmog entreranno ad Elversult per recuperare
le razioni necessarie a proseguire il viaggio, mentre il resto degli
Spacca-Teschi aggirerà la città per ricongiungervi poi sul Sentiero
Altasteppa che vi porterà alla vostra meta. Sebbene un membro
della guardia cittadina, un po’ troppo zelante, faccia il terzo grado a
Garek mentre sta oltrepassando la Porta Est della città tutto poi
procede senza problemi e Ifmog si occupa anche di recuperare un vestito
decente ed un paio di scarpe per la ragazza… non potete certo continuare
a portarvela in giro in quelle condizioni in questa zona
prevalentemente civilizzata… l’ultima cosa che volete è attirare
attenzione non desiderata o passare addirittura per i suoi carnefici! Dopo
poco più di un giorno e mezzo di viaggio arrivate finalmente a Proskur .
C’è fila davanti al grosso portone d’ingresso e stranieri e
commercianti pagano un piccolo dazio per entrare, ma nessuno sembra fare
più di tanto caso al vostro gruppo un po’ fuori dagli schemi. Una volta
entrati, grazie alle indicazioni di Katernin, vi dirigete verso al zona
facoltosa della città, nella parte sud, e quindi all’abitazione di lei. Vi
trovate di fronte un maniero di modeste dimensioni, con un giardino
davanti ben curato. Ma non appena una donna vi apre la porta d’ingresso e
vi vede, lancia un urlo di terrore e sviene sul posto. Katernin si
lancia verso la donna nel tentativo di farla riprendere e invece voi vi
trovate a confrontarvi con un giardiniere armato di forcone ed un paio
di uomini provenienti dall’interno con in mano nodosi bastoni e con
intenti tutt’altro che amichevoli. Prima che le cose possano
precipitare Katernin blocca gli uomini dicendo che voi siete con lei, ma
questi tentennano finché nell’atrio all’interno della porta spalancata
compare un uomo non più giovane e corpulento che con voce autoritaria
chiede cosa sta succedendo. A questo punto le cose prendono un’altra
piega e la ragazza scoppiando in lacrime corre verso il nuovo venuto e
abbracciandolo lo chiama: “Padre!”