Dopo un attimo di effusioni tra il padre preoccupato e la ritrovata figlia, Kosef Bersk si accorge del gruppo di mezzorchi che staziona davanti all’ingresso di casa sua ed immediatamente ordina ai suoi inservienti di cacciarli via. Samael fa appena in tempo a bloccare il braccio già alzato di Khan con in mano il pesante mazzafrusto, intenzionata a spaccare la testa del giardiniere armato di forcone, che Katernin corre verso di lui gli afferra l’altro braccio ed urla al padre che sono loro che l’hanno salvata. Trascorrono alcuni attimi di tensione e di scambi di battute più o meno velenose, e qualche grugnito di Khan, poi alla fine Kosef, fortemente spalleggiato da Katernin vi convince a fermarvi a cena da loro come minimo segno di ringraziamento per avergli salvato la figlia e riportata a Proskur sana e salva. A voi interessa solo mangiare e bere, quindi l’accordo prevede che vi lascino accomodare direttamente nella cucina senza ulteriori fronzoli o altri manierismi di cui volete assolutamente fare a meno. La cena si prolunga per un bel pezzo della serata e mette a dura prova sia le riserve di libagione che di bevande della casa, ma soprattutto i nervi e la pazienza della cameriera e del cuoco che Kosef ha messo a vostra disposizione. In particolar modo Khan si distingue per cafoneria, scortesia e bifolcaggine, ma anche Orrusk e Gorka ci mettono del loro. Alla cena dopo un po’ si unisce Katernin che nel frattempo si è lavata e cambiata ed ha sicuramente un aspetto totalmente diverso. Bella e per un certo verso affascinante, per gli standard umani, non sembra avere particolari effetti su voi maschi che continuate a divorare pietanze e bere ruttando rumorosamente. Durante tutta la cena la ragazza scambia qualche parola con i suoi ospiti, ma la sua attenzione sembra più che altro rivolta a Samael e questa attenzione non sembra essere unicamente dovuta a sentimenti di gratitudine. Quando la cena finisce, con enorme sospiro di sollievo della cameriera e del cuoco che avranno sicuramente un bel daffare a mettere a posto come avete lasciato la cucina, vi apprestate ad uscire dalla casa, e qui incontrate nuovamente Kosef, che nel frattempo non si è unito alla cena per impegni di lavoro, e che vi offre i servigi di un suo servitore affinché vi accompagni alla locanda dove avete deciso di alloggiare. Siete da poco usciti dalla magione dei Kosef, quando venite bloccati e circondati da un drappello di guardie della città, che vi conducono, vostro malgrado, presso la guarnigione dove fate la conoscenza forzata del Capitano Carter . Segue un breve interrogatorio dove venite tacciati di essere soldati agli ordini della Regina Nesea e di aver partecipato alla distruzione totale di un avamposto militare situato a sud verso la Pianura dei Giganti, che Proskur, in alleanza con Priapurl ed Eversult , aveva costruito per cominciare a presidiare quella zona. I tentativi di Samael di mistificare la versione del Capitano non sembrano sortire gli effetti voluti e quando il vostro destino pare sia proprio quello di passare la notte nelle prigioni di Proskur fa il suo ingresso nella guarnigione Katernin, che si trascina dietro suo padre accompagnato dal servitore. A questo punto Kosef conferma la versione del vostro comandante e dichiara che siete sotto la sua protezione. Nonostante sia ancora pieno di dubbi il Capitano Carter cede alle pressioni del mercante e vi lascia andare alla Coppa Grigia , la locanda dove avevate intenzione di alloggiare, con l’obbligo di rimanere confinati nel locale finché lui non verrà a farvi visita l’indomani. Salutati Kosef e sua figlia arrivate finalmente alla locanda accompagnati dal servitore e qui fate la conoscenza di Darnda , una mezzorca di mezza età piena di cicatrici di guerra e con la gamba sinistra amputata al ginocchio e sostituita con un moncone di legno. Scoprite poi in seguito che Darnda è una ex membra dell’esercito di Nesea e che ha perso parte della gamba in uno scontro a causa di una missione suicida ordinata dalla Regina. Anche lei era comandante di squadra come Samael ed in quella missione ha perso tutti i suoi uomini. Avrebbe fatto la stessa fine a causa delle ferite riportate se non l’avesse salvata una carovana di umani diretta proprio a Proskur. Da allora lei odia la Regina ed è per questo che non è più tornata ad Hillmound. Il resto della notte alla Coppa Grigia passa senza intoppi ed in tarda mattinata ricevete finalmente la visita del Capitano Carter che, sebbene riluttante, accetta la vostra versione dei fatti. Prima di andarsene però vi dice che comunque non si fida di voi e che vi terrà d’occhio. Finalmente liberi di muovervi in città scoprite che la vostra prossima tappa, il Menestrello Piangente , è proprio ubicato sull’altro lato della strada rispetto alla locanda dove siete alloggiati, ma scoprite anche che si tratta di un salone dei divertimenti e che apre solo nel tardo pomeriggio. Visto il tempo ancora a disposizione alcuni di voi si fanno un giro in città, in parte per conoscerla meglio ed in parte per fare degli acquisti. Quando arriva l'orario di apertura del Menestrello Piangente non perdete tempo e decidete di andargli a dare un’occhiata per cercare di capire perché Luthic , la Madre della Caverna, vi ha detto di recarvi proprio lì.