Decisi a raccogliere più indizi possibili decidete di dividervi in due gruppi, uno, capitanato da Samael ed affiancato da Barask e Mizdayen , ritorna sui propri passi allo scopo di vedere se il primo fantasma compare nuovamente ripetendo la sua routine, e l’altro invece rimane nei pressi del laghetto sotterraneo per compiere ulteriori ricerche. Garek a questo punto si toglie gl’abiti di dosso e, intrepidamente, decide di entrare nell’acqua gelida per perlustrane il fondo facendosi passare da Gorka , che rimane nei pressi in caso di pericolo, una torcia inestinguibile, mentre Orrusk comincia ad ispezionare la volta del complesso sotterraneo alla ricerca di un’eventuale via d’uscita. È convinto che le grosse creature alate che li hanno attaccati appena entrati nella caverna dovessero avere un modo per poter uscire e cibarsi. Nel frattempo Samael , accompagnato da Mizdayen e Barask , arriva nei pressi dell’uscita e, mentre il comandante rimane all’inizio dello stretto budello per tenere d’occhio l’eventuale arrivo di spiacevoli soprese, gl’altri due Spacca-Teschi si appostano all’esterno in attesa dell’eventuale arrivo dell’altro fantasma. Devono attendere poco più di mezza candela, ma la loro pazienza viene premiata e senza alcun rumore, improvvisamente, tra le colline rocciose compare la luminosa figura argentea che esegue pedissequamente le stesse azioni fatte in precedenza. Stavolta però quando lo spirito entra nel budello stretto, Barask e Mizdayen gli corrono dietro e Barask arriva a portarsi a meno di cinque passi dalla figura eterea. Da questa distanza lo vede come al solito bloccarsi e cominciarsi a guardare in giro, ma stavolta nonostante la forte luminosità argentea, che fino ad ora aveva nascosto alcuni dettagli, nota che si porta una mano dietro la schiena e sfodera un grosso spadone a due mani, quindi si mette in posizione di guardia. Dopo pochi istanti nota che comincia a muoversi sul posto e ad agitare l’arma che impugna. Agli occhi attenti di Barask , avvezzo al combattimento ed alle battaglie come tutti gli Spacca-Teschi , non sfugge che i suoi movimenti mimino un combattimento selvaggio contro un avversario invisibile ed alcuni scatti e mosse del fantasma fanno suppore che venga colpito più volte. Poi ad un tratto crolla a terra e comincia dimenarsi, finché non arcua improvvisamente la schiena e poi rimane lì immobile. A questo punto la forte luminescenza argentea comincia ad indebolirsi e permette a Barask di notare alcuni altri dettagli dello spirito. Il mezzorco indossava una cotta di maglia di ottima fattura, un manto dalle rifiniture che si potrebbero definire regali e brache e stivali di ottima qualità… poi anche la sagoma del fantasma comincia a dissolversi finché non rimane altro che il pavimento di terra compatta della caverna. Tra le altre cose che ha notato Barask , durante i concitati movimenti dello spirito, c’è il fatto che esso si muovesse come se in passato il budello in realtà fosse più largo e questo induce lui, Mizdayen e Orrusk , che mentre cercava aperture nel soffitto del complesso sotterraneo è sopraggiunto e si è dato il cambio con Samael che invece è tornato nei pressi del laghetto, ad osservare con maggiore attenzione le pareti del budello e a notare che a differenza delle pareti del resto della struttura naturale che sono prevalentemente fatte di roccia pura con solo qualche minima traccia di venature terrose, qui le pareti sono un mix di terra e roccia compatta, come se in qualche modo ci sia stata una frana o un parziale crollo. A questo punto i tre si ricongiungo agl’altri presso il laghetto per metterli al corrente delle loro scoperte e a loro volta Garek e Gorka comunicano che non hanno trovato nulla di nuovo, se non il fatto che il fondo dello specchio d’acqua è fangoso solo vicino al punto della spiaggetta e che poi invece diventa roccioso e scivoloso a causa di una specie di muschio d’acqua che lo ricopre. Inoltre non ci sono segni nel punto in cui giace ancora il fantasma del ragazzo ed anche avvicinando il pezzo di Lancia in vostro possesso allo spirito non accade nulla. Arrivati ad un punto morto delle indagini Samael si spazientisce e decide che state solo perdendo tempo e quindi ordina di lasciar perdere e far ritorno alle rovine di Old Axe . Mentre tutti si stanno allontanando, Mizdayen si intrattiene ancora un attimo nei pressi del ragazzo e dopo aver pronunciato qualche parola decide di allungare una mano e provare a toccarlo. Proprio come era già successo ad Orrusk il contatto con l’essere è micidiale ed un terribile gelo innaturale percorre l’intero corpo del guerriero prosciugandolo di parte della sua forza vitale e facendolo ricadere seduto a terra terrorizzato e raggelato. Dopo un attimo di sbandamento Mizdayen si riprende e frettolosamente raggiunge gl’altri. Proprio quando state ripassando dalla grossa caverna dove siete stati attaccati dalle creature alate trovate ad attendervi nuovamente la sagoma eterea del giovane mezzorco con il suo sguardo triste e supplichevole. Esasperato Orrusk lo apostrofa con un “ Ma che cavolo vuoi da noi! ” e con vostra grande sorpresa e timore il fantasma allunga una mano verso di voi e risponde “ Aiutatemi vi prego. ” La sua voce agghiacciante ha un tono infinitamente triste e lamentoso che penetra nei vostri cuori commuovendovi e, con la sola eccezione di Barask , facendo nascere in voi l’irrefrenabile volontà di aiutarlo. Orrusk dopo un attimo di esitazione incalza la creatura ponendo altre domande e venite così a sapere che egli ha scoperto questa caverna nelle colline un giorno e che, una volta entrato, stava giocando vicino ad una pozza al suo interno. Poi c’è un vuoto nella sua memoria e la cosa successiva che ricorda è la morte di suo padre per mano di “ alcuni elfi con la pelle dello stesso colore del cielo di notte ” e che questi hanno trascinato via il cadavere nei tunnel della caverna. Poi ad un certo punto la terra ha cominciato a tremare ed alcuni tratti di tunnel sono crollati. Infine venite a sapere che suo padre era un paladino di Torm , il dio del dovere, della lealtà e dell’obbedienza. A questo punto gli chiedete di portarvi dove si trova suo padre e lo spirito del ragazzo senza un attimo di esitazione si inoltra nuovamente nel complesso sotterraneo, ma stavolta invece di condurvi verso la caverna con lo specchio d’acqua si dirige verso il bivio che aveva entrambe le diramazioni bloccate da crolli strutturali e dopo un attimo di esitazione sparisce attraversando le rocce del cunicolo di sinistra. Un’attenta osservazione delle due gallerie da parte di Garek vi fa scoprire che cercare di liberare quello di destra sarebbe indubbiamente faticoso e lungo anche per un gruppo di esperti nani minatori, mentre quello di sinistra appare più abbordabile. Quindi organizzata una catena per spostare le pietre più grosse in una zona più larga, cominciate a liberare il corridoio. Ad un certo punto dello scavo, sotto dei massi scoprite delle ossa e Barask le riconosce come ossa elfiche, quindi proseguite l’opera e finalmente dopo poco più di una candela vi aprite un varco su un’ampia caverna dall’afrore putrescente, ma non fate neanche in tempo ad entrarvi tutti che i primi di voi vengono assaliti da un nutrito gruppo di non morti che si trascinano malfermi e ciondolanti allungando le loro putride braccia. Lo scontro è duro e Gorka ed Orrusk sono i primi a trovarsi in difficoltà, con Orrusk che ad un certo punto cade sotto i colpi violenti delle orride figure. Solo il provvidenziale intervento di Barask riesce a salvarli da morte certa e quando finalmente anche Samael riesce a farsi spazio e ad intervenire nella battaglia, i non morti vengono finalmente riportati al loro degno stato di cadaveri inanimati.